Paese: | Regione: Lombardia | Provincia: Brescia |
Comune: Tremosine | Località: S. Michele - Malga Pra' delle Noci |
Area Geografica: Parco Alto Garda Bresciano - Monte Tremalzo |
Un bel torrente di montagna, affluente del San Michele, aperto e piuttosto verticale, con delle belle calate anche tecniche in caso di forte portata. Non farsi confondere dallo scorrimento che a monte potrebbe essere insignificante, ma che aumenta man mano che si procede in discesa; in caso di dubbio sulla reale portata, dopo forti piogge prolungate, prima di intraprendere la salita di avvicinamento potrebbe essere utile spendere 20 minuti ed andare alla base dell'ultima calata di 40 metri per verificarla di persona. Attenzione alle Vipere lungo il sentiero.
Data Revisione: Maggio 2016 |
ALT. PARTENZA |
1300 m |
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DISLIVELLO |
500 m |
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ALT. ARRIVO |
800 m |
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LUNGHEZZA |
1,5 km |
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CASCATA MAX |
65 m |
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NUMERO CALATE |
25 |
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CARATTERISTICHE |
V5 A3 IV |
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STATO ARMI |
BUONI |
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VIE DI FUGA |
VEDI NOTE |
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AVVICINAMENTO |
2 ore |
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DISCESA |
4,5 ore |
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RITORNO |
20 min |
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NAVETTA |
NO |
ACCESSO |
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Per chi proviene da Nord: procedendo lungo la S.S. n. 45bis Gardesana Occidentale a Limone sul Garda prendere la S.P. 38 che sale in direzione di Tremosine. Superare le varie località/frazioni di Tremosine e procedere in direzione di Tignale. Nei pressi delle piccola frazione di Polzone troviamo un incrocio (capitello) dove prendiamo la strada a dx in direzione dell'Eremo di San Michele (omonimo ponte, diga e laghetto artificiale). |
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AVVICINAMENTO |
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Continuare sulla strada sterrata per qualche decina di metri, ignorando un bel sentiero segnalato sulla dx, fino a trovare il guado del torrente: se lo superiamo e teniamo la sx nel prato (direzione bella casa ristrutturata) percorriamo a ritroso la strada del ritorno (vedi sotto) ed arriviamo alla base dell'ultima cascata. PER SALIRE ALLA PARTENZA appena guadato il torrente girare subito a dx e seguirlo (in riva dx) e prendere il sentiero n. 222 con indicazioni Valle Pra delle Noci/Malga Pra Pià. Il sentiero dapprima sale lungo il torrentello, poi curva decisamente a sx allontandosene in direzione di Malga Pra Pià. Si continua salendo in ambiente selvaggio e panoramico, portandosi in quota; si supera un bosco di faggi ed abeti, si guada un piccolo torrentello (che può anche essere secco) e si raggiunge il bellissimo prato verde dove vediamo la piccola Malga Pra Pià (1350 m). Qui ci possiamo cambiare. |
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DISCESA |
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Guardando la Malga l'invaso comincia sulla nostra sx nel bosco; dapprima è un insignificante rigagnolo (rocce molto scivolose). Un sentiero poco segnato ci permette di entrate nel torrente più avanti nei pressi delle primo saltino (attenzione all'orientamento). In poco tempo si arriva alla prima calata di pochi metri. Gli armi sono su alberi o in parete singoli e doppi (catena). Si alternano piccole calate ad altre alte in ambiente sempre abbastanza aperto; un paio di cascate tecniche da non sottovalutare con forte portata. Attenzione alla calata di 65 metri che deve essere frazionata a circa tre quarti (catena sulla dx su cengia) altrimenti diventa molto difficile il recupero. |
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RITORNO |
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Dopo l'ultima calata di 40 m si continua lungo il torrente, meglio nel nel bosco in riva dx, per 10 min. fino a trovare sulla dx tracce di sentiero che, alzandosi un po dal livello del torrente, passa per ruderi di case sotto una parete e quindi su sentiero ben evidente; si continua fino ad uscire dal bosco, si arriva quindi ad una bella villetta ristrutturata tra i prati ed il bosco e si ritorna proprio al guado da cui siamo passati all'andata. |
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NOTE |
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VIE DI FUGA: vi sono tracce di sentiero dopo la quarta calatina sulla sx (sulla dx sotto le rocce vediamo una pseudo-capanna di legno distrutta) e dopo la calata di 65 m sulla sx e dopo il bosco sulla dx, da usare solo in caso di assoluto bisogno in quanto è facile perdersi nei boschi limitrofi. Attenzione alle Vipere. L'ambiente è molto selvaggio e remoto. |
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