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Vajo dell'ORSA

Rio Bissole - Valle delle Pissotte

Paese: Italia Regione: Veneto Provincia: Verona
Comune: Ferrara di M.B. (a monte)
Brentino Belluno (a valle)
Località: Fraine di Sotto (a monte)
Brentino Belluno (a valle)
Area Geografica: Monte Baldo - Val d'Adige

Il Rio Bissole scorre lungo la bellissima e selvaggia Valle delle Pissotte; è conosciuto da tutti come il Vajo dell'Orsa.
Uno dei primi torrenti scesi dagli speleologi veronesi, un percorso classico e di grande soddisfazione sia per la bellezza che per il divertimento.
Un grande canyon, sia per la notevole lunghezza che per il dislivello, con una strettoia veramente bella ed un tratto centrale molto inforrato. I tempi in caso di gruppi numerosi si possono allungare parecchio. 
La portata varia dalla Primavera, quando è più sostenuta, in alcuni casi anche sportiva, all'Estate quando si abbassa parecchio (trovandola comunque molto soddisfacente anche in pieno Agosto). A monte esiste una diga dell'Enel, da cui si origina il torrente, che regola la portata in modo regolare durante l'anno (anche x la fauna ittica) e che potrebbe rilasciare acqua in grandi quantità in caso di forti precipitazioni: attenzione quindi al meteo.
Volendo trovare un difetto a questo magnifico torrente si può dire che ci sono alcuni tratti di noioso cammino e che le rocce sono sempre piuttosto scivolose; ma i numerosi toboga, i salti, le belle calate e la strettoia ce lo fanno menzionare come un percorso imperdibile in zona Verona. Molto frequentato dalle società commerciali.

 

Data Revisione: Settembre 2016

ALT. PARTENZA

650 m

DISLIVELLO

450 m

ALT. ARRIVO

200 m

LUNGHEZZA

3 km

CASCATA MAX

20 m

NUMERO CALATE

oltre 30 (molte evitabili)

CARATTERISTICHE

V3 A3 V

STATO ARMI

OTTIMI (ProCanyon)

VIE DI FUGA

VEDI NOTE

AVVICINAMENTO

20 min (VEDI NOTE)

DISCESA

4-5 ore

RITORNO

10 min

NAVETTA

28 km (VEDI NOTE)

ACCESSO

A VALLE: raggiungere il piccolo paesino di Brentino Belluno (uscita A22 Ala-Avio) e attraversarlo (attenzione ai divieti) fino a raggiungere la Centrale Elettrica dell'Enel (vedi mappa). Parcheggiare a lato strada (spiazzo sulla dx) prima della Centrale senza ostacolare il passaggio. In alternativa (anzi meglio) si può più comodamente lasciare l'auto in paese (parcheggi disponibili davanti alla Chiesa). Se non si dispone di navetta vedere NOTE.
A MONTE: con l'auto navetta si deve tornare verso sud e risalire verso il Monte Baldo per raggiungere il paese di Spiazzi, quindi proseguire per Ferrara di Monte Baldo. Si raggiunge la frazione di Fraine di Sotto (attenzione perché esiste anche quella di Sopra che è prima). Parcheggiare vicino alle case della frazioncina (chiedere il permesso ai residenti) oppure un po' avanti lungo la strada principale su uno spiazzo.

AVVICINAMENTO

CON NAVETTA: incamminarsi tra le case del borgo lungo un sentiero lastricato in leggera discesa in direzione della evidente vallata sottostante; dopo due curve prendere un ramo del sentiero che parte verso dx (cartello "per la valle" appena visibile). Ci sono anche i bollini Pro-Canyon; continuare in discesa nel bosco, ignorando un sentiero attrezzato che si dirama verso sx lungo una parete rocciosa ma scendere diretti verso il rumore dell'acqua. Si arriva così direttamente nel torrente che qui è ancora aperto nel bosco.

DISCESA

Il percorso è vario ed alterna tratti di cammino a calate, toboga e salti. Si inizia a camminare con qualche disarrampicata fino a raggiungere in breve le prime cascate con dei bei toboga e salti (verificare sempre la vasca di ricezione!).  Poi si cammina ancora fino a raggiungere la parte bella ed acquatica con la famosa strettoia, con salti e toboga; segue un corridoio bellissimo e quasi alla fine vi è la via di fuga sulla dx (cartello); quindi la forra si apre un po' con delle pareti altissime sopra di noi. Si continua con delle calate fra grossi massi ed alcuni passaggi carini, ed ancora qualche tratto a piedi. Si raggiunge così, circa dopo la metà, un salto molto bello di 6-8 metri (da fare e rifare) ma assolutamente da verificare (come tutti!), il cui armo è una bella radice di Abete. A questo punto conviene rimanere alti a sx e prendere un sentierino un po' scivoloso ma comodo per evitare un tratto noioso con caos di massi e buchi; poco avanti il sentiero scende ed una calata di 10 metri ci riporta sul torrente. Le pareti sono molto alte sopra di noi e l'ambiente è veramente bello. Segue un saltino in una bella pozza tondeggiante e poi uno spiazzo dove, osservando bene sulla dx, arriva il sentiero di accesso (o via di fuga): qui infatti inizia il tratto finale nominato Orsetta, molto frequentato dalle società commerciali. Seguono in successione C6, C10, C15+C18 (le più alte del percorso, con due belle vasche pensili ), C10 ed una camminata sul greto di 5' (da notare sulla sx le altissime pareti con delle vie di arrampicata 6a-7c). Quando si arriva ad un simpatico passaggio tra due grossi massi il torrente vira a dx e qui si può uscire sulla sx (evidente sentiero che riporta alla Centrale in 15'); oppure si continua ancora con C6, C6, 10' a piedi, C/S5, C8 (predisposta x teleferica), C/S5.

RITORNO

Dopo l'ultima calatina/salto si esce alla presa d'acqua, con scaletta sulla sx, seguendo obbligatoriamente una canaletta x circa 100m e poi, in vista dei manufatti della Centrale, si scende di qualche metro nel greto del torrentello e si prende il sentiero in riva dx che in pochi minuti ci riporta davanti alla Centrale stessa.oppure sul sentiero, il torrente si fa pianeggiante ed aperto nel bosco; il sentiero passa in riva dx, ci porta alla Centrale Idroelettrica dell'Enel e da qui su strada in Paese.

NOTE

Un percorso molto conosciuto e rinomato, la cui unica pecca, forse, è il tratto di cammino un po' noioso. Fare attenzione alle rocce molto scivolose.

VIA DI FUGA: all'inizio si può risalire nel bosco prima di incontrare i primi ostacoli; quasi alla fine del tratto stretto ed acquatico dove si vede chiaramente il cartello della via di fuga che sale ripida in dx lungo un canalone (corda fissa, fare attenzione) e si raggiunge il sentiero che porta sotto il Santuario e quindi a valle. A tre quarti subito dopo il sentierino che evita il caos di massi sulla dx esiste un sentiero scomodo e ripido (dovrebbe essere segnalato con nastro rosso-bianco) che conduce al sentiero di avvicinamento. Oppure dal sentiero di entrata dell'Orsetta , sulla dx, ma a quel punto punto mancano solo poche calate obbligatorie (le più alte).

AVVICINAMENTO: è possibile evitare la navetta prendendo il sentiero n.73 che conduce al famoso Santuario della Madonna della Corona (bosco e scalinata); lo si percorre verso il bellissimo santuario (visitato da Papa Giovanni Paolo II nel 1988) fino ad un bivio dove si prende a dx (indicazioni Vajo dell'Orsa - Malga Orsa) il sentiero n.75 che segue la valle prima orizzontale e poi scende fino al torrente. Durata circa 1h30'.

NAVETTA: è possibile (molto comodo) prendere contatti con il sig. Isacchini cell. 3487711466 - tel. 0457270467 (ditta Autoservizi NCC - licenza di Taxi/NCC) per farsi portare alla partenza, risparmiando tempo e fatica.

CENTRALE IDROELETTRICA: è di Enel Green Power; in caso di dubbi su un eventuale rilascio per forti piogge si può provare a chiamare il numero 0439/497101.

GRUPPI NUMEROSI: bisogna pianificare bene i tempi in considerazione della lunghezza del percorso e dei tempi di avvicinamento/navetta.

 


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