LUNGHEZZA

2,5 km

NUMERO CALATE

25

STATO ARMI

OTTIMI

AVVICINAMENTO

20 min

RITORNO

30 min

A VALLE: Raggiungere la Valdossola e, proveniendo dall'autostrada A26 e successiva Superstrada, usicre a Domodossola e proseguire per Bognanco Fonti. Dal paese si prosegue in salita verso San Lorenzo/Alpe Vercengio. Superato il gruppo di case del paesino, al 7° tornante (cimitero sulla sx) si prende a dx la stradina per Mulera/Bacinasco e si continua più o meno in piano fino al termine presso la chiesetta di San Giuseppe, dove si parcheggia sul retro. In alternativa si può anche parcheggiare qualche centinaio di metri prima su una curva a sx (slargo e cartello).
A MONTE: tornare sulla strada principale e proseguire in salita per San Bernardo e poi fino all'Alpe Vercengio, una bella zona con casette e verdi prati. Dopo il rettilineo la strada curva a sx e si parcheggiaa bordo strada nei pressi del sentiero che sulla dx sale verso Alpe Baim/Arabianca.
Vedere la mappa.

AVVICINAMENTO

Si prende il sentiero suddetto che sale tra i prati e le case, poi entra nel bosco in falsopiano e discesa. Si prosegue nel bosco sull'evidente sentiero fino all'Alpe Baim a quota 1.180 m e poi andare ad intersecare il torrente poco più avanti.

DISCESA

Si comincia subito con un bel salto, l'acqua è piuttosto fredda e lo si sente maggiormente perchè a questo punto saremo piuttosto accaldati; si prosegue con salti e toboga, anche piuttosto verticali e cascate fino a 25 metri. Alcuni toboga sono oltre 10m e verticali, fattibili per i più temerari. La portata è sempre sostenuta e sportiva. Si arriva ad un punto caratteristico con un grosso tronco incastrato su sui si può scendere con attenzione a cavalcioni. Si prosegue con vari ostacoli, calate in acqua e disarrampicate, una parte stretta fino ad un tratto più pianeggiante dove troviamo una presa d'acqua con tubi che partono sulla sx idrografica. Ma noi rimaniamo sulla dx.

RITORNO

L'uscita è sulla dx, subito dopo la briglia appena possibile si risale, non senza difficoltà, fino a raggiungere il grosso tubo della centrale elettrica. Lo si segue, con molta attenzione a non scivolare, in orizzontale, attraversando anche un tunnel (due a seconda di dove si sale), fino alla centrale, che si aggira tramite un piccolo passaggio sulla dx oppure su tratto ripido nel bosco (attenzione !) sopra la centrale e si raggiunge la strada sterrata che risale alla chiesetta, dove c'è l'auto.

Abbiamo percorso anche il sentiero che dalla capatazione in sx sale nel bosco e poi ridiscende a valle; nel caso si avesse deciso in partenza di fare il torrente completo (altre 3 ore) ma, arrivati qui, si volesse uscire, bisognerebbe allora prendere questo sentiero in sx che, lungo e non senza difficoltà soprattutto di orientamento, porta a valle.

NOTE