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Val FOGARE' Bassa

Paese: Italia

Regione: Veneto

Provincia: Belluno

 

Comune: Sedico

Località : Candaten

 

Area Geografica: Valle del Cordevole - Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi

Un torrente bellissimo, con acqua limpida e verde-azzurra, di una bellezza conturbante. Si incontrano tutti i passaggi che vorremmo avere in un canyon: tuffi, toboga, belle nuotate, grotte, calate bellissime in un ambiente veramente splendido. Non si segnalano particolari difficoltà; quindi con portata normale la discesa è un vero spasso. Esiste anche la parte alta ma non è interessante e completa come la parte bassa che di per sè è un percorso perfetto.

Data Revisione: Agosto 2017

ALT. PARTENZA

700 m

DISLIVELLO

270 m

ALT. ARRIVO

430 m

LUNGHEZZA

< 1 km

CASCATA MAX

25 m

NUMERO CALATE

16

CARATTERISTICHE

V3 A4 IV

STATO ARMI

OTTIMI

VIE DI FUGA

NO

AVVICINAMENTO

1,5 ore

DISCESA

3,5 ore

RITORNO

15'

NAVETTA

NO

ACCESSO

Dall'Autostrada A27 uscire a Belluno, oltrepassarlo, e proseguire verso Agordo sulla S.R. 203 Agordina. Proseguire verso Nord fino circa al km. 12+300, dove sulla dx troviamo la bella Casema della Guardia Forestale (ora Carabinieri Forestali - Comando Stazione Candaten) e sulla sx un parcheggio con indicazione "Area Ristoro Camper CANDATEN". Parcheggiare qui l'auto.
Park GPS 46°11'58'' N - 12°07'31'' E
coordinate Google Maps 46.19953, 12.12528
Quota 440 m slm.

AVVICINAMENTO

Dal parcheggio proseguire a piedi sul prato in direzione Nord x circa 400 metri, fino al punto in cui si esaurisce il bosco ed il prato sfiora il torrente Cordevole. Si scende nel greto e si procede risalendo in prossimità dell’acqua in direzione della Val Fogarè che da questo punto si vede chiaramente di fronte, dall’altra parte del torrente. Arrivati al punto di immissione della Val Fogarè nel Cordevole si guada il Cordevole stesso e si risale la Val Fogarè. Ad un certo punto le pareti si chiudono ed appare evidente una condotta idrica con manufatto in cemento sospesa sul greto: è l’uscita della Val Fogarè.
46°12’18,60” N - 12°07’23,63” E.
Quota 426,00 m slm.
Questo è anche il punto in cui comincia il sentiero di salita in comune, per un primo tratto, sia per la parte alta che per la parte bassa. E’ evidente sulla sx guardando l’uscita della Val Fogarè. Si rimonta una ripida scarpata, si percorrono una decina di metri in piano ed ecco l’evidente Sentiero degli Ospizi partire in salita con muri di sassi. Si segue questo sentiero in salita che con alcuni tornanti ci porta in quota. Si incontra una deviazione sulla dx, che vale come scorciatoia ripida e poco evidente, ma meglio continuare per il sentiero principale fino a quando dopo un breve tratto pianeggiante, si incontra una nuova deviazione a dx. Un ometto segnala il sentiero che sale al Monte La Palazza; si abbandona quindi il Sentiero degli Ospizi che continua a scendere vero Sud e si riprende a salire su tracce evidenti che portano prima ad un traliccio e poi ad un secondo traliccio Enel. A questo punto si arriverebbe anche tramite la scorciatoia di cui prima.
Dalla base del traliccio, con traccia poco evidente, si può continuare per raggiungere l’accesso a monte del Val Fogarè.
Dallo stesso punto, continuando nella stessa direzione tenuta nell’avvicinamento al traliccio in direzione Nord, ci si porta verso la Val Fogarè stessa e, seguendo un corrimano in ferro, si arriva ad affacciarsi all’interno della valle. Da qui, mettere il casco, sempre seguendo il predetto corrimano "di cui non bisogna fidarsi" se non come segnavia, percorrendo una cengia esposta ad andamento pianeggiante, si comincia a penetrare nella Val Fogarè seguendo una vecchia tubatura di prelievo idrico. Alla fine il sentiero ci conduce al termine della tubatura, presso una briglia in pietra dentro la Val Fogarè. E’ l’inizio della parte bassa. Si infila la muta e ci si prepara alla discesa.       

DISCESA

...

RITORNO

 

Arrivati al manufatto di cemento si prosegue diritto ripercorrendo a ritroso il percorso di avvicinamento fino al parcheggio.

NOTE

Questo Canyon, come pure la Soffia, essendo all'interno del Parco Naturale delle Dolomiti Bellunesi sarebbe, in linea teorica, vietato al torrentismo. Su questo argomento ci sono più interpretazioni e il "divieto" sarebbe poco chiaro: noi ci limitiamo a descrivere l'itinerario.Attenzione! la zona è infestata dalle zecche: prendere le necessarie contromisure durante l'avvicinamento a piedi.


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