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Val BOAZZO

Rio Caldone

Paese: Italia Regione: Lombardia Provincia: Lecco
Comune: Lecco Località: Boazzo
Area Geografica: Lago di Como - Valsassina

Un torrente abbastanza impegnativo lungo e tecnico, con buona portata, da non sottovalutare. L'abbiamo disceso anche dopo una notte con forti temporali e, malgrado la portata ed i passaggi impegnativi, è risultato fattibile.

 

Data Revisione: Luglio 2011

ALT. PARTENZA

800 m

DISLIVELLO

400 m

ALT. ARRIVO

400 m

LUNGHEZZA

2,5 km

CASCATA MAX

20 m

NUMERO CALATE

20

CARATTERISTICHE

V4 A4 IV

STATO ARMI

BUONI

VIE DI FUGA

SI

AVVICINAMENTO

15 min

DISCESA

5 ore

RITORNO

15 min

NAVETTA

SI

ACCESSO

A VALLE: da Lecco città raggiungere viale Tonale, girare su via Cernaia (all'angolo Bar dei Bravi), via Galileo Galilei, via Antonio Piloni, quindi via Sant'Egidio; continuare diritto affiancando il rio Caldone fino al cartello di "strada senza uscita"; si può attraversare il ponte sul torrente e parcheggiare su spiazzo sulla sx.
A MONTE: tornare giù sulla via principale (via Tonale) e svoltare a dx continuando diritto per meno di un km fino alla Strada Provinciale 62 fino a raggiungere e superare la frazione di Laorca e quindi raggiungere Ballabio. Al primo incrocio girare a dx sulla S.P. 63 con indicazione Morterone. Da qui continuare (molti tornanti) per circa 5 km fino ad una curva a sx passata la quale vi è uno spiazzo. Da qui parte anche la Via Ferrata Due Mani.

AVVICINAMENTO

dallo spiazzo proseguire circa 100 metri e prendere la stradina a dx (divieto di transito) in discesa; proseguire fino ad incontrare alcune case (Boazzo). Da qui si raggiunge il torrente, qui ancora piano e tranquillo.

DISCESA

si inizia con una parte poco interessante pianeggiate, a cui segue un'altra di calate e disarrampicate e quindi ancora un po' di semipiano; la forra poi si chiude e seguono tratti tipici di canyoning con alcuni passaggi e calate molto delicati in caso di forte portata. In particolare vi è una calata con un sifone non visibile dalla partenza (disponibili più armi). Si continua per un po' fino a vedere sopra il canyon il grosso viadotto del Passo del Lupo (S.S. 36dir); qui vi è una uscita possibile. Vi è una presa idrica che riduce la portata a cui segue un tratto divertente con alcune calate.

RITORNO

dopo una calata sotto un bel masso si e si raggiunge brevemente la stradina chiusa la traffico e quindi il parcheggio.

NOTE

dopo il passaggio a sifone vi è la possibilità di uscire sulla dx (non abbiamo provato questa via di fuga e quindi non la descriviamo). La via di fuga più tranquilla è sulla dx alla presa idrica; si raggiunge un sentierino che porta in discesa nella boscaglia fino a valle.

 


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