Vie Ferrate BIASIN + CAMPALANI
| Paese: Italia |
Regione: Veneto |
Provincia: Verona |
| Comune: Selva di Progno |
Località: rifugio Revolto |
| Area Geografica: Monti Lessini (Carega) |
Un'escursione autunnale (ma si può fare sempre escludendo la stagione fredda con la neve) veramente bella di media difficoltà ed impegno. Ovviamente bisogna avere un minimo di esperienza con le vie ferrate ed i sentieri attrezzati; in caso contrario consigliamo vivamente di farsi accompagnare da una Guida Alpina che vi introdurrà senza pericoli a questa bella attività.
Si risale la bella Val d'Illasi, nell'est veronese e si supera l'ultimo abitato di Giazza, molto caratteristico; si prosegue sulla tortuosa strada in salita tra i boschi e si raggiunge il rifugio Revolto dove la strada finisce (in realtà continua ma è vietato il transito ai veicoli normali).
Dal rifugio Revolto 1336 m si parte a piedi fino al rifugio Passo Pertica 1530 m.
Da qui parte la via ferrata Biasin, breve ma molto impegnativa.
Si ritorna sul sentiero normale (strada) e si raggiunge il rifugio Scalorbi a quota 1767 m. quindi si sale lungo sentiero verso il rifugio Fraccaroli ed a circa un terzo si piega a sinistra in valletta per andare a prendere l'attacco della via ferrata Campalani. Si tratta di una via mediamente impegnativa, abbastanza esposta, che ci porta sulla cresta dell'ante cima dalla quale raggiungiamo il rifugio Fraccaroli a quota 2239 m., posto subito sotto la Cima Carega 2259 m.
Siamo arrivati!
Se il tempo è bello la vista spazia a sud sulla pianura da Verona verso la laguna di Venezia ed a nord si vedono bene le cime innevate dell'Adamello-Presanella e del Brenta fino a alle cime Dolomitiche.
Il ritorno si può fare:
- sul sentiero normale lungo la valle della teleferica (n. 183/192) che porta al Revolto e poi su strada comodamente al Pertica e quindi su sentiero o strada al Revolto;
- su sentiero (n. 108 B) lungo il vallone che porta direttamente sulla strada a metà tra il Scalorbi ed il Pertica e quindi come sopra;
- su sentiero delle creste (n. 108), molto panoramico, che resta molto alto fin quasi sopra il Pertica e poi scende sulla strada;
- su sentiero attrezzato Angelo Pojesi (n. 193) che si diparte dal 108 a metà creste circa; percorre tutto il costone nord-ovest sotto le creste e sbuca al passo/rifugio Pertica.
